martedì 4 marzo 2014

Riempirsi gli occhi

VIAGGIARE!
 Guardare guardare guardare... riempirsi gli occhi finchè non fanno male!
Quanto è bello!!
Il nostro tour del Nord del Tanzania è cominciato con un viaggio in pullman di 14 ore che ci ha immediatamente catapultato nella modalità di viaggio di questo paese. Magnifica e terrificante allo stesso momento. Un viaggio che da Iringa ci ha portati dritti ad Arusha per strade a volte asfaltate, ma la maggior parte delle volte sterrate, acciotolate, allagate, infangate! Un'esperienza da fare!


Ad Arusha abbiamo incontrato Elisa e Clerio, i nostri compagni di viaggio ed abbiamo cominciato il nostro giro da Moshi.. cittadina splendida ai piedi del Kilimanjaro. Siamo entrati nel Parco Nazionale del Kilimanjaro e abbiamo fatto un tour a piedi dei villaggi delle pendici della montagna, passando per alcune piantagioni di caffè, vedendo come viene raccolto, tostato e macinato (in questa zona del Tanzania si produce moltissimo caffè e, assieme al turismo per il monte più alto dell'Africa, è la risorsa di maggior guadagno).










Guidati da un ragazzo del posto abbiamo fatto una lunga passeggiata per la foresta appena sopra Moshi, imbattendoci in splendidi scorci naturali e sollazzandoci in delle bellissime cascate :)






Dopo due giorni a Moshi siamo tornati ad Arusha da dove saremmo partiti dopo pochi giorni per i Parchi. Moshi ed Arusha sono due città molto vive, molto colorate. La gente è molto più abituata ai Wazungu sia perchè ci vivono molti bianchi, sia per il forte flusso di turisti costante lungo tutto l'anno. I mercati di frutta e verdura sono ovunque, lungo le strade, sotto baracche improvvisate, in grandi piazze.. e questo dà un colore alla città inimmaginabile! Il caos tipico delle città africane non manca e il top lo si vive nei grandi mercati di vestiario (usato), scarpe (usate), biancheria (usata), oggetti vari (usati). Tutto questo ha un fascino indescrivibile e ti porta ad amare il genere umano a prescindere da tutto e da tutti.










Siamo andati a visitare un orfanotrofio appena fuori Arusha: Cradle of Love. Ci mancavano troppo i nostri mostriciattoli :D. Questo è un orfanotrofio gestito da australiani e per questo diversissimo dal nostro di Tosamaganga. Le differenze sono sostanziali e questo lo si nota in tutte le strutture, attività gestite da bianchi rispetto a quelle gestite da tanzaniani. Oltre alla pulizia quasi maniacale, ovunque si trovano cartelli indirizzati alle ragazze che lavorano lì (che parlano tutte inglese perfettamente) che indicano cosa fare e non fare in ogni occasione ed in ogni stanza; anche le attrezzature e le idee sono all'avanguardia (hanno persino un'incubatrice..che da noi non si trova neppure all'ospedale!). Davvero molto bello.. però la sensazione è stata quella di essere usciti per qualche ora dal Tanzania.










La continuazione del viaggio nel prossimo post!



Memo&Gigia

2 commenti:

  1. Ma ve li state portando a casa i bimbi dell'ultima foto? Ci stanno nel bagagliaio?

    RispondiElimina
  2. ma Tanzania è un nome maschile o femminile?!? qui mi state facendo cadere un sacco di baluastri.. ;-)

    RispondiElimina