VIAGGIARE!
Guardare guardare guardare... riempirsi gli occhi finchè non fanno male!
Guardare guardare guardare... riempirsi gli occhi finchè non fanno male!
Quanto è bello!!
Il nostro tour del Nord del Tanzania è
cominciato con un viaggio in pullman di 14 ore che ci ha
immediatamente catapultato nella modalità di viaggio di questo
paese. Magnifica e terrificante allo stesso momento. Un viaggio che
da Iringa ci ha portati dritti ad Arusha per strade a volte
asfaltate, ma la maggior parte delle volte sterrate, acciotolate,
allagate, infangate! Un'esperienza da fare!
Ad Arusha abbiamo incontrato Elisa e
Clerio, i nostri compagni di viaggio ed abbiamo cominciato il nostro
giro da Moshi.. cittadina splendida ai piedi del Kilimanjaro. Siamo
entrati nel Parco Nazionale del Kilimanjaro e abbiamo fatto un tour a
piedi dei villaggi delle pendici della montagna, passando per alcune
piantagioni di caffè, vedendo come viene raccolto, tostato e
macinato (in questa zona del Tanzania si produce moltissimo caffè e,
assieme al turismo per il monte più alto dell'Africa, è la risorsa
di maggior guadagno).
Guidati da un ragazzo del posto abbiamo
fatto una lunga passeggiata per la foresta appena sopra Moshi,
imbattendoci in splendidi scorci naturali e sollazzandoci in delle
bellissime cascate :)
Dopo due giorni a Moshi siamo tornati
ad Arusha da dove saremmo partiti dopo pochi giorni per i Parchi.
Moshi ed Arusha sono due città molto vive, molto colorate. La gente
è molto più abituata ai Wazungu sia
perchè ci vivono molti bianchi, sia per il forte flusso di turisti
costante lungo tutto l'anno. I mercati di frutta e verdura sono
ovunque, lungo le strade, sotto baracche improvvisate, in grandi
piazze.. e questo dà un colore alla città inimmaginabile! Il caos
tipico delle città africane non manca e il top lo si vive nei
grandi mercati di vestiario (usato), scarpe (usate), biancheria
(usata), oggetti vari (usati). Tutto questo ha un fascino
indescrivibile e ti porta ad amare il genere umano a prescindere da
tutto e da tutti.
Siamo
andati a visitare un orfanotrofio appena fuori Arusha: Cradle
of Love. Ci mancavano troppo i
nostri mostriciattoli :D. Questo è un orfanotrofio gestito da
australiani e per questo diversissimo dal nostro di Tosamaganga. Le
differenze sono sostanziali e questo lo si nota in tutte le
strutture, attività gestite da bianchi rispetto a quelle gestite da
tanzaniani. Oltre alla pulizia quasi maniacale, ovunque si trovano
cartelli indirizzati alle ragazze che lavorano lì (che parlano tutte
inglese perfettamente) che indicano cosa fare e non fare in ogni
occasione ed in ogni stanza; anche le attrezzature e le idee sono
all'avanguardia (hanno persino un'incubatrice..che da noi non si
trova neppure all'ospedale!). Davvero molto bello.. però la
sensazione è stata quella di essere usciti per qualche ora dal
Tanzania.
La
continuazione del viaggio nel prossimo post!
Memo&Gigia
Ma ve li state portando a casa i bimbi dell'ultima foto? Ci stanno nel bagagliaio?
RispondiEliminama Tanzania è un nome maschile o femminile?!? qui mi state facendo cadere un sacco di baluastri.. ;-)
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