giovedì 3 aprile 2014

Kwaheri Tanzania

Kwaheri Tanzania! Arrivederci Tanzania, Iringa, Tosamaganga, Yatima, arrivederci bimbi!!
Questi mesi passati qui sono stati un'esperienza... umana! Non un'esperienza semplicemente di trasferta, o di volontariato, o di esplorazione, o di coppia, non un'esperienza solo di interazione o di conoscenza. È stata un'esperienza umana. Spiegarlo non è semplice però il sentimento, la sensazione sono semplicissimi. Noi qui abbiamo giocato noi stessi.. nel bene e nel male. Abbiamo imparato a sbagliare, a conoscerci, a scoprire ed accettare i nostri limiti, a sorprenderci di fronte alla natura umana, a dei gesti semplicissimi. Siamo rimasti gli stessi eh, non sperate di vederci cambiati! Però siamo molto più ricchi, in parte più consapevoli... più felici anche :)
Questi mesi per noi sono stati un pezzo di vita importante..non una parentesi.. ma un pezzo di un puzzle che si sta rivelando sempre più interessante ed affascinante. Inutile dire che essere in due ad unire i pezzi aiuta non poco!
Quello che ci resta, quello che ha significato per noi? Quello che ci ha permesso di considerare questo posto casa?
I sorrisi dei bambini, i pianti dei bambini, gli odori, i profumi, le puzze che piano piano sono diventati familiari, le persone amiche e quelle un po' odiate, l'essere riconosciuti e salutati dagli autisti di dala-dala, il riconoscere ogni dosso ed ogni curva della strada fatta duemila volte, l'imparare a rispondere a tono ai ragazzi che ci prendevano per i fondelli per strada, l'incominciare a sapersi arrangiare quasi in ogni cosa nella comunicazione (gesti o parole si compensavano), l'aver cercato di vivere a pieno l'essenzialità e per questo l'aver goduto delle cose più semplici che a casa addirittura pretendiamo con arroganza, il saper riconoscere a distanza chi dei 66 bimbi sta piangendo e a volte anche il perchè, il sapersi commuovere per un gesto banale come la giulietta che ti fa 'ciao-ciao' con la manina, il sentirsi rispettati e ascoltati da queste 66 pesti, il ricevere la fiducia della suora che ci affida la macchina o ci chiede di portare un bambino in ospedale, il sapere bene dove cercare una cosa in città (dal cibo allo shopping agli attrezzi per lavorare), il saluto dei negozianti felici di vederci, l'aver fatta nostra una bellissima caratteristica di questo popolo: il saper gioire delle piccole cose, semplicemente di essere al mondo anche quando non si ha nulla, a differenza della facilità con cui ci si lamenta da noi per ogni cosa, le urla dei bimbi ogni mattina quando attraversavamo il cortile 'memo na giula', il loro correrci incontro lottando per arrivare primi, il riconoscere il capriccio capriccioso da quello affettuoso, l'innamorasi ogni giorno del mondo in cui viviamo, il saperci commuovere di fronte alla natura, il saper apprezzare una pioggia improvvisa,
l'abituarsi a dormire con la zanzariera ma il desiderare ardentemente di non usarla più, il sapere quale tempo meteorologico favorisce l'avanzamento dell'esercito delle forbici, il conoscere il posto dove trovarle per sterminarle tutte,
il rendersi conto che dopo tutto qui non abbiamo fatto nulla di fondamentale per nessuno ma tutti ci vogliono bene e noi li amiamo, il sentirsi a casa entrando in camera nostra dopo un viaggio, il desiderare cibo o comodità italiane da impazzire e dopo cinque minuti gioire di qualche stupidaggine e dimenticarsene, il sentirci dire a vicenda quanto siamo fortunati, il saperci fortunati di aver potuto vivere tutto questo, di averlo potuto vivere insieme e con queste persone, il sentirci estremamente vuoti e silenziosi dopo aver lasciato l'orfanotrofio, il sentirci pieni quando la suora ci chiama e ci dice che si sente la nostra mancanza, il saper vedere gli aspetti negativi e quelli positivi di questo paese, il farsi un sacco di domande e l'ottenere pochissime risposte, il fidarsi di ciò che si sente e non del sentito dire o del pregiudizio e l'essere premiati con affetto e rispetto per questo, l'essere tristi e contenti allo stesso tempo di tornare a casa, ma l'essere convinti che torneremo qui, perchè ora abbiamo due case e due famiglie!!

ANGALIA, CHEKA, ASANTE!

















































- TO BE CONTINUED -





Memo&Gigia

1 commento:

  1. Che emozioni leggervi e che emozione guardare quei nanetti che piangevano x la pappetta qualche anno fa come sono cresciuti.. rafiki .. safari njema (finalmente potrai tornare e insegnarmi bene lo swahili!) Ti stringo forte ..Fre (Fra)...:*

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