giovedì 26 dicembre 2013

Krismasi Njema!

Tre giorni di Natale!! meglio di così! 
Ora siamo distrutti, ma è stato un Natale davvero...

speciale, diverso, coinvolgente, felice, stancante, affollato, assurdo, sorridente, caldo, sentito, religioso, frammentato, preparato, desiderato, sorprendente!

Primo Giorno (24): la vigilia di Natale l'abbiamo passata a preparare il Nostro Natale..ovvero la festa che avremmo vissuto con i nostri bimbi in orfanotrofio il 26. L'idea iniziale era di preparare un pranzo vero e proprio per tutto l'orfanotrofio, in modo che anche loro per una volta vivessero un vero Natale (non sono abituati a fare grandi feste). Poi gli eventi hanno fatto cambiare i programmi di tutti e quindi anche i nostri. Quindi la nostra festa si è limitata al momento dolci del 26. Dicevamo.. il 24 abbiamo fatto la spesa e abbiamo preparato, assieme ad Elisa, una ragazza italiana che sta con noi qui all'orfanotrofio, ad Hanne e a Nina, le due ragazze tedesche che si fermeranno qui per nove mesi, dei biscotti con ricetta tedesca e il dolce al mars! Poi abbiamo cucito (Elisa con il nostro sostegno più morale che pratico!) le bandierine da appendere al soffitto; abbiamo creato delle stelle con delle cannucce, le abbiamo dipinte d'oro e le abbiamo appese nel salone; e abbiamo fatto, assieme ai bimbi, l'albero di Natale su un cartellone, l'abbiamo appeso e ogni bimbo ha attaccato la sua pallina, cuoricino, stellina :)








La sera poi Cenone dai ragazzi del Cuamm!! serata in compagnia, molto piacevole, allegra. Abbiamo respirato un po' di aria natalizia nostrana, aiutati dal cibo e dalle canzoni a tema! Alle dieci la Messa che è durata un numero incalcolabile di ore (non l'abbiamo vissuta proprio tutta tutta...). 



Giornata stancante e allegra.

Secondo Giorno (25): a l l u c i n a n t e. Il motivo per cui abbiamo dovuto posticipare la nostra festa di un giorno è stato perchè una tipa della televisione ha voluto offrire il pranzo di Natale a tre orfanotrofi della regione di Iringa. É stata un'esperienza alienante, assurda e per certi versi incomprensibile. Alle dieci circa in orfanotrofio è arrivata una jeep con sopra 6-7 ragazzi con tanto di maglietta arancione con il logo del programma televisivo, hanno cominciato a fare riprese e fotografie in giro per l'orfaotrofio, hanno dato una maglietta ad ogni bambino, ogni dada e ogni musungu (mancavano solo le suore!) e se ne sono andati dicendo che alle undici sarebbe arrivato un pullman a prelevarci. Alle 12.45 è arrivato un pulmino mignon in cui, tutti pressati, ci siamo stati in metà di quanti eravamo (…). Indi per cui ha fatto due giri (NB Tosa-Iringa: 40 minuti). Siamo arrivati completamente ignari di ciò a cui saremmo andati incontro.. siamo entrati in questo salone enorme addobbato a mo' di matrimonio: tavoli rotondi con tovaglie bianche, sedie ricoperte bianche ecc. in fondo alla sala c'era un palco con due poltrone tipo talk show. Pieno di telecamere e macchine fotografiche. C'era una presentatrice che ha introdotto e fatto entrare sta tipa che dev'essere famosa in tanzania che ha iniziato il suo programma televisivo.. facendo salire sul palco i vari ospiti importanti e i responsabili dei tre orfanotrofi. Immaginatevi questi 200 e passa bambini seduti su sti tavoli enormi ad aspettare di mangiare guardando sta pagliaccia che blaterava blaterava blaterava.... abbiamo mangiato dopo le tre!!! La parte peggiore è venuta quando sta tipa ha cominciato a chiamare a ripetizione i tre orfanotrofi dando regali con un'ostentazione fastidiosa. Quando poi ha tirato fuori tre mazzette da cento mila scellini (meno di 50 euro) e li ha dati mettendosi in posa per la “foto da benefattrice”.. volevamo scappare!!



L'esperienza ha sfiorato l'assurdo, però è stato quasi interessante vedere quest'aspetto surreale della beneficenza. Siamo abituati a criticare o apprezzare il modo di fare beneficenza dei bianchi. Vedere come dei tanzaniani “aiutano” dei tanzaniani fa riflettere. Era inevitabile durante il pranzo in quel salone asettico e colmo di gente pensare al pranzo di Natale che magari stavano facendo le nostre famiglie; però girarsi e incrociare lo sguardo di un bimbo felice solo perchè sta bevendo una fanta o un succo di frutta..ci faceva uscire un sorriso. E vedere come i nostri bimbi lottavano per stare in tavolo con noi o si rifugiavano fra le nostre braccia per scappare da questi estranei carichi di telecamere.... ci siamo sentiti in una grande famiglia e siamo stati felici di aver vissuto questo Natale con loro!

Giornata assurda, estenuante ed interessante.

Terzo Giorno (26) : Innanzi tutto i battesimi!! Qui i battesimi li fanno tutti d'un colpo.. non esiste che uno battezza suo figlio quando vuole: o a Pasqua o a S.Stefano. Non siamo riusciti a contarli, ma probabilmente sono stati battezzati un centinaio di scricioletti cioccolatosi. È stato emozionante nonostante la calca e la durata (4 ore di Messa). È stato bello vedere il modo in cui questi genitori affrontavano questa cosa: erano emozionati, trepidanti, preoccupatissimi dell'aspetto (proprio e del figlio), delle foto e di tutto il resto. Non vi descriviamo per filo e per segno la Messa, ma ci sarebbe da fare un post solo su questo!! molto bello. Fatto sta che ora nel nostro orfanotrofio ci sono 18 bimbi battezzati in più :)



Tornati a casa ci aspettava la festa!! abbiamo pranzato tutti assieme nello stanzone che avevamo addobbato e finito il pranzo abbiamo portato i vari dolci e biscotti e i bimbi sono impazziti dalla gioia. Poi è venuto il momento dei regali: assieme ad elisa avevamo pensato ad un regalo per ogni Dada (un kanga, telo che si mettono in vita), ogni Kaka (ciabatte) e per i bimbi (un cesto pieno di caramelle e ciupa-ciupa!!). Sono stati molto felici... credo che i ragazzi non avessero mai ricevuto un regalo di Natale e credo anche che la cosa che più li abbia resi contenti sia stata la festa in sé! Mangiare tutti insieme, festeggiare, vivere un'atmosfera di gioia e di famiglia. Non sono cose così ovvie e frequenti qui. Tanto che all'inizio vengono quasi accolte con diffidenza... ma poi riempiono il cuore. A tutti. Tutti tutti, anche noi sciocchi musi bianchi che crediamo di non saper gioire delle piccole cose.. e invece!!! :D (inciso: le dade sono le ragazze-donne che lavorano e vivono qui,seguono i bimbi e si occupano della cucna. I kaka i ragazzi che che lavorano e vivono qui, si occupano degli animali, della cucina e di tutto un po'.)

Giornata emozionante, caotica e dolciosa!













Buon Natale a tutti! … e ci risentiamo a gennaio che domani partiamo per Pemba, un'isola dell'arcipelago di Zanzibar dove passeremo il capodanno con un gruppetto di italiani!





Memo&Gigia

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