Kwaheri Tanzania! Arrivederci Tanzania,
Iringa, Tosamaganga, Yatima, arrivederci bimbi!!
Questi mesi passati qui sono stati
un'esperienza... umana! Non un'esperienza semplicemente di trasferta,
o di volontariato, o di esplorazione, o di coppia, non un'esperienza
solo di interazione o di conoscenza. È stata un'esperienza umana.
Spiegarlo non è semplice però il sentimento, la sensazione sono
semplicissimi. Noi qui abbiamo giocato noi stessi.. nel bene e nel
male. Abbiamo imparato a sbagliare, a conoscerci, a scoprire ed
accettare i nostri limiti, a sorprenderci di fronte alla natura
umana, a dei gesti semplicissimi. Siamo rimasti gli stessi eh, non
sperate di vederci cambiati! Però siamo molto più ricchi, in parte
più consapevoli... più felici anche :)
Questi mesi per noi sono stati un pezzo
di vita importante..non una parentesi.. ma un pezzo di un puzzle che
si sta rivelando sempre più interessante ed affascinante. Inutile
dire che essere in due ad unire i pezzi aiuta non poco!
Quello che ci resta, quello che ha
significato per noi? Quello che ci ha permesso di considerare questo
posto casa?
I sorrisi dei bambini, i pianti dei
bambini, gli odori, i profumi, le puzze che piano piano sono
diventati familiari, le persone amiche e quelle un po' odiate,
l'essere riconosciuti e salutati dagli autisti di dala-dala, il
riconoscere ogni dosso ed ogni curva della strada fatta duemila
volte, l'imparare a rispondere a tono ai ragazzi che ci prendevano
per i fondelli per strada, l'incominciare a sapersi arrangiare quasi
in ogni cosa nella comunicazione (gesti o parole si compensavano),
l'aver cercato di vivere a pieno l'essenzialità e per questo l'aver
goduto delle cose più semplici che a casa addirittura pretendiamo
con arroganza, il saper riconoscere a distanza chi dei 66 bimbi sta
piangendo e a volte anche il perchè, il sapersi commuovere per un
gesto banale come la giulietta che ti fa 'ciao-ciao' con la manina,
il sentirsi rispettati e ascoltati da queste 66 pesti, il ricevere la
fiducia della suora che ci affida la macchina o ci chiede di portare
un bambino in ospedale, il sapere bene dove cercare una cosa in città
(dal cibo allo shopping agli attrezzi per lavorare), il saluto dei
negozianti felici di vederci, l'aver fatta nostra una bellissima
caratteristica di questo popolo: il saper gioire delle piccole cose,
semplicemente di essere al mondo anche quando non si ha nulla, a
differenza della facilità con cui ci si lamenta da noi per ogni
cosa, le urla dei bimbi ogni mattina quando attraversavamo il cortile
'memo na giula', il loro correrci incontro lottando per arrivare
primi, il riconoscere il capriccio capriccioso da quello affettuoso,
l'innamorasi ogni giorno del mondo in cui viviamo, il saperci
commuovere di fronte alla natura, il saper apprezzare una pioggia
improvvisa,
ANGALIA, CHEKA, ASANTE!
l'abituarsi a dormire con la
zanzariera ma il desiderare ardentemente di non usarla più, il
sapere quale tempo meteorologico favorisce l'avanzamento
dell'esercito delle forbici, il conoscere il posto dove trovarle per
sterminarle tutte,
il rendersi conto che dopo tutto qui non abbiamo fatto
nulla di fondamentale per nessuno ma tutti ci vogliono bene e noi li
amiamo, il sentirsi a casa entrando in camera nostra dopo un viaggio,
il desiderare cibo o comodità italiane da impazzire e dopo cinque
minuti gioire di qualche stupidaggine e dimenticarsene, il sentirci
dire a vicenda quanto siamo fortunati, il saperci fortunati di aver
potuto vivere tutto questo, di averlo potuto vivere insieme e con
queste persone, il sentirci estremamente vuoti e silenziosi dopo aver
lasciato l'orfanotrofio, il sentirci pieni quando la suora ci chiama
e ci dice che si sente la nostra mancanza, il saper vedere gli
aspetti negativi e quelli positivi di questo paese, il farsi un sacco
di domande e l'ottenere pochissime risposte, il fidarsi di ciò che
si sente e non del sentito dire o del pregiudizio e l'essere premiati
con affetto e rispetto per questo, l'essere tristi e contenti allo
stesso tempo di tornare a casa, ma l'essere convinti che torneremo
qui, perchè ora abbiamo due case e due famiglie!!ANGALIA, CHEKA, ASANTE!
- TO BE CONTINUED -
Memo&Gigia